Credito d’imposta mascherine: come funziona

La bozza del testo del decreto liquidità, tra gli altri provvedimenti, comprende il credito di imposta per l’acquisto di tutto ciò che interessa la protezione individuale e per le imprese.

Parliamo di dispositivi di sicurezza come mascherinedisinfettantigel detergenti e tutto ciò che serve per evitare contagi da coronavirus.

Se la novità verrà confermata in via definitiva, il credito d’imposta sull’acquisto di mascherine e disinfettanti sarà di massimo 20.000 euro per tutti gli acquisti fatti entro il 31 dicembre 2020 che non dovranno superare la soglia del 50%, pur rimanendo sempre nel limite massimo fissato a 50 milioni di euro.

L’agevolazione fiscale potrà essere impiegata per le spese relative la sanificazione di tutti gli ambienti e degli strumenti di lavoro, quelle legate all’acquisto di dispositivi di protezione personale come “mascherine chirurgiche Ffp2 e Ffp3, visiere di protezione, guanti, occhiali protettivi, tute di protezione, calzari” e tutto quello che serve a garantire la sicurezza delle persone.

Accessibilità digitale: obblighi in arrivo con la European Accessibility Act

A partire dal 28 giugno 2025, entreranno in vigore le disposizioni della European Accessibility Act (EAA), recepita in Italia con il Decreto Legislativo 139/2023. La normativa introduce nuovi requisiti in materia di accessibilità digitale, con l’obiettivo di garantire che i contenuti online siano fruibili anche da persone con disabilità. Ambito di applicazione L’obbligo riguarda tutte…

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Trattamento fiscale variabile sull’auto aziendale riassegnata

Dal 2025 le auto aziendali concesse ai dipendenti saranno tassate in base a tre regimi diversi. Restano valide le regole attuali (con aliquote tra il 25% e il 60%) per le auto consegnate o ordinate entro il 2024 e ricevute entro giugno 2025. Per le auto nuove, immatricolate e concesse dal 1° gennaio 2025, si…

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La comunicazione preventiva 4.0 detta il 20%

Le imprese che vogliono ottenere il credito d’imposta per la Transizione 4.0 o 5.0 devono seguire regole precise. Una di queste è versare un acconto almeno del 20% del valore del bene indicato nella comunicazione preventiva (cioè quella fatta all’inizio per “prenotare” il credito). Il problema: Se il prezzo del bene scende dopo la comunicazione,…

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Crediti d’imposta, arriva la spinta ad annullare gli atti non fondati

Il Ministero dell’Economia ha dato nuove indicazioni all’Agenzia delle Entrate per evitare che vengano emessi atti fiscali (come sanzioni o richieste di pagamento) quando non ci sono basi solide, soprattutto riguardo ai crediti d’imposta delle imprese. In particolare, viene fatta una distinzione importante tra: Crediti inesistenti (cioè falsi) Crediti non spettanti (cioè richiesti in modo…

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Bonus ricerca, cinque profili critici sotto la lente dell’amministrazione

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