La novità salva il bonus ricerca e sviluppo
Le novità procedurali che non si trovano nel mercato dei ristoranti e delle forniture di pasti permettono di ottenere uno sconto sulle tasse per la ricerca e lo sviluppo.
La Corte di Palermo ha riconosciuto le ragioni di un’azienda che ha fatto ricorso contro il recupero delle tasse per gli anni fiscali 2018 e 2019.
Nella motivazione, si spiega che le nuove procedure hanno superato vari ostacoli, come un migliore controllo delle capacità tecnologiche, una maggiore pianificazione e prevenzione di problemi potenziali e una costante condivisione delle informazioni sui pasti dei pazienti ricoverati.
La legge (articolo 3 del Dl 145/2013) permette di ottenere uno sconto sulle tasse per attività di analisi e studi mirati alla creazione e allo sviluppo di nuovi prodotti o al miglioramento di quelli già esistenti.
La Corte di primo grado sostiene che questo sconto non può essere negato solo perché il Ministero dello Sviluppo economico non considera il lavoro come necessario per superare ostacoli scientifici o tecnologici.
Inoltre, la Corte di Palermo fa notare che anche una sentenza della Corte di Reggio Emilia del 2022 aveva sottolineato l’importanza che i prodotti derivanti dalla ricerca siano veramente nuovi, quindi non già presenti nel mercato del contribuente.
La sentenza si riferisce anche alla circolare 5/E/2016, secondo cui sono considerate agevolabili le modifiche ai processi o ai prodotti che apportano cambiamenti o miglioramenti significativi nelle linee di produzione o nei prodotti stessi.
fonte Il Sole 24 Ore
In allegato il documento originale:
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