Le Novità – parte 3
Lista opere prioritarie e general contractor
Cancellato il riferimento al Piano generale dei trasporti e della logistica, si avverte aria di ritorno alla legge obiettivo nel nuovo codice appalti. In particolare, il testo approvato ieri ripropone lo strumento della lista delle opere prioritarie della legge obiettivo che aveva avuto allora due pesanti critiche: la prima è che si accentuava la fase realizzativa e si trattava di un elenco di opere non collegate fra loro da una pianificazione (ma bisogna ricordare che Ercole Incalza, che gestì la legge dall’unità di missione del Mit, era il padre del Piano generale trasporti e che gran parte di quelle priorità sono state via via recuperate negli anni); la seconda è che la trattativa (imposta dalla Consulta) con i Governatori portò l’elenco di una ventina di opere a 122. Il nuovo codice – a proposito di legge obiettivo – ripristina anche la figura del general contractor cancellata dal codice Delrio del 2016.
L’aggiustamento prezzi scatta con aumenti al 5%
Torna un meccanismo ordinario di revisione prezzi all’interno del codice appalti. Quello presente all’articolo 106, comma secondo, del vecchio codice non si poteva definire ordinario visto che scattava con un’alea del 20% e copriva la metà dell’aumento intervenuto.
Il governo Meloni si è invece spinta anche oltre la forchetta prevista dalle norme emergenziali, con ulteriore aggiustamento verso il basso. La revisione scatterà infatti se la variazione dei costi dell’opera sarà superiore al 5% dell’importo complessivo e coprirà l’80% della variazione. «Variazione» e non aumento perché il nuovo meccanismo si applicherà verso l’alto, ma anche verso il basso.
Elemento tutt’altro che trascurabile in un periodo in cui i prezzi dei materiali da costruzione sono a livelli molto alti e ci si attende che scendano nei prossimi mesi.
fonte: Il Sole 24 Ore
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