Finanziamenti per tutelare il Made in Italy

Nel Decreto Crescita sono previste diverse misure per promuovere e tutelare il Made in Italy.

Tra i più importanti provvedimenti si segnalano:

  • Finanziamento di 1,5 milioni annui destinato ai consorzi nazionali che operano sui mercati esteri al fine di aiutarli a sostenere le spese legali per la tutela di prodotti colpiti dall’Italian sounding. Questa pratica prevede l’utilizzo di immagini, marchi o indicazioni geografiche che evocano l’Italia per commercializzare prodotti non riconducibili in alcun modo al Belpaese.

L’agevolazione sarà concessa sotto forma di credito d’imposta del 50% fino a un massimo di 30mila euro.

  • Istituzione presso l‘Ufficio Italiano Brevetti e Marchi del Registro dei Marchi Storici volto a delimitare il fenomeno della delocalizzazione. L’iscrizione a tale registro è volontaria e può essere ottenuta da titolari o licenziatari esclusivi di marchi registrati da almeno 50 anni o per i quali sia possibile dimostrare l’uso continuativo da almeno 50 anni.

 

Accessibilità digitale: obblighi in arrivo con la European Accessibility Act

A partire dal 28 giugno 2025, entreranno in vigore le disposizioni della European Accessibility Act (EAA), recepita in Italia con il Decreto Legislativo 139/2023. La normativa introduce nuovi requisiti in materia di accessibilità digitale, con l’obiettivo di garantire che i contenuti online siano fruibili anche da persone con disabilità. Ambito di applicazione L’obbligo riguarda tutte…

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Trattamento fiscale variabile sull’auto aziendale riassegnata

Dal 2025 le auto aziendali concesse ai dipendenti saranno tassate in base a tre regimi diversi. Restano valide le regole attuali (con aliquote tra il 25% e il 60%) per le auto consegnate o ordinate entro il 2024 e ricevute entro giugno 2025. Per le auto nuove, immatricolate e concesse dal 1° gennaio 2025, si…

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La comunicazione preventiva 4.0 detta il 20%

Le imprese che vogliono ottenere il credito d’imposta per la Transizione 4.0 o 5.0 devono seguire regole precise. Una di queste è versare un acconto almeno del 20% del valore del bene indicato nella comunicazione preventiva (cioè quella fatta all’inizio per “prenotare” il credito). Il problema: Se il prezzo del bene scende dopo la comunicazione,…

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Crediti d’imposta, arriva la spinta ad annullare gli atti non fondati

Il Ministero dell’Economia ha dato nuove indicazioni all’Agenzia delle Entrate per evitare che vengano emessi atti fiscali (come sanzioni o richieste di pagamento) quando non ci sono basi solide, soprattutto riguardo ai crediti d’imposta delle imprese. In particolare, viene fatta una distinzione importante tra: Crediti inesistenti (cioè falsi) Crediti non spettanti (cioè richiesti in modo…

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Bonus ricerca, cinque profili critici sotto la lente dell’amministrazione

Il Fisco ha intensificato i controlli sui principali incentivi fiscali destinati alle imprese: dal credito d’imposta per ricerca e sviluppo a quelli per Industria 4.0, patent box, aiuti Covid e agevolazioni per start-up e PMI innovative. Particolare attenzione è rivolta al credito R&S, spesso oggetto di contestazioni per incertezza sulle attività realmente agevolabili. I settori…

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