L’obbligo di Pec per le società esteso agli amministratori
Dal 1° gennaio 2025, la legge di Bilancio 2025 prevede che ogni amministratore di una società (sia di persone che di capitali) debba avere una propria casella di posta elettronica certificata (PEC).
Questa novità si aggiunge all’obbligo già esistente per le imprese di avere una PEC registrata presso il Registro delle imprese.
Se un’impresa non adempie a questa obbligazione, le Camere di Commercio provvedono a iscrivere un domicilio digitale d’ufficio, con sanzioni amministrative per le imprese non in regola.
Tuttavia, ci sono dei dubbi riguardo a questa nuova norma, in particolare sulla necessità di obbligare anche ogni singolo amministratore a dotarsi di una PEC, visto che già esiste una PEC per la società.
Inoltre, l’obbligo si applica solo alle nuove società, senza un chiaro piano di intervento per quelle già esistenti.
Alcuni esperti ritengono che questa modifica possa creare un ulteriore onere burocratico senza offrire vantaggi concreti, soprattutto considerando che l’obbligo di PEC per le imprese è in vigore dal 2008.
fonte: IlSole24Ore
In allegato articolo integrale:
Accessibilità digitale: obblighi in arrivo con la European Accessibility Act
A partire dal 28 giugno 2025, entreranno in vigore le disposizioni della European Accessibility Act (EAA), recepita in Italia con il Decreto Legislativo 139/2023. La normativa introduce nuovi requisiti in materia di accessibilità digitale, con l’obiettivo di garantire che i contenuti online siano fruibili anche da persone con disabilità. Ambito di applicazione L’obbligo riguarda tutte…
Trattamento fiscale variabile sull’auto aziendale riassegnata
Dal 2025 le auto aziendali concesse ai dipendenti saranno tassate in base a tre regimi diversi. Restano valide le regole attuali (con aliquote tra il 25% e il 60%) per le auto consegnate o ordinate entro il 2024 e ricevute entro giugno 2025. Per le auto nuove, immatricolate e concesse dal 1° gennaio 2025, si…
La comunicazione preventiva 4.0 detta il 20%
Le imprese che vogliono ottenere il credito d’imposta per la Transizione 4.0 o 5.0 devono seguire regole precise. Una di queste è versare un acconto almeno del 20% del valore del bene indicato nella comunicazione preventiva (cioè quella fatta all’inizio per “prenotare” il credito). Il problema: Se il prezzo del bene scende dopo la comunicazione,…
Crediti d’imposta, arriva la spinta ad annullare gli atti non fondati
Il Ministero dell’Economia ha dato nuove indicazioni all’Agenzia delle Entrate per evitare che vengano emessi atti fiscali (come sanzioni o richieste di pagamento) quando non ci sono basi solide, soprattutto riguardo ai crediti d’imposta delle imprese. In particolare, viene fatta una distinzione importante tra: Crediti inesistenti (cioè falsi) Crediti non spettanti (cioè richiesti in modo…
Bonus ricerca, cinque profili critici sotto la lente dell’amministrazione
Il Fisco ha intensificato i controlli sui principali incentivi fiscali destinati alle imprese: dal credito d’imposta per ricerca e sviluppo a quelli per Industria 4.0, patent box, aiuti Covid e agevolazioni per start-up e PMI innovative. Particolare attenzione è rivolta al credito R&S, spesso oggetto di contestazioni per incertezza sulle attività realmente agevolabili. I settori…