R&S, al via il recupero parziale dei costi per il riversamento
Entro il 2 marzo 2025, il Ministero per l’Innovazione e la Transizione Digitale (Mimit) dovrà emanare un decreto che stabilisce un contributo in conto capitale per le imprese che hanno aderito alla sanatoria per il credito d’imposta ricerca e sviluppo del periodo 2015-2019.
Questo contributo, che fa parte di un fondo di 250 milioni di euro, compenserà parzialmente le imprese che hanno restituito il credito d’imposta utilizzato in modo improprio, senza sanzioni o interessi, ma con l’obbligo di restituire l’intero importo.
Il contributo sarà calcolato in base a una percentuale sull’importo riversato e sarà erogato in modo automatico per le imprese che hanno aderito alla procedura di sanatoria entro il 31 ottobre 2024.
Le modalità precise, comprese le percentuali e le tempistiche di pagamento, saranno determinate dal decreto entro marzo 2025.
Il contributo non dovrebbe essere tassato ai fini delle imposte sul reddito delle imprese (IRES e IRAP).
fonte: IlSole24Ore
In allegato articolo integrale:
R&S, al via il recupero parziale dei costi per il riversamento
Cambio Isa per nuovo codice Ateco, niente cessazione dal concordato
Il cambio del codice attività a causa della nuova classificazione Ateco 2025 non comporta automaticamente l’uscita dal concordato preventivo biennale (Cpb) per chi vi ha aderito per il biennio 2024-2025, anche se cambia l’indice sintetico di affidabilità fiscale (Isa). L’Agenzia delle Entrate chiarisce infatti che non si tratta di una modifica sostanziale dell’attività, e quindi…
Catastrofi naturali, l’indennizzo va al proprietario dell’immobile
La conversione in legge del Dl 39/2025 ha introdotto modifiche per chiarire e correggere l’obbligo assicurativo contro i rischi catastrofali delle imprese, evidenziando ancora difficoltà interpretative e problemi di coordinamento tra le norme. Le novità principali riguardano: Scoperto e franchigia: le grandi imprese non sono più soggette al limite del 15%, ma resta incerto il…
Trasferte e rimborsi spese ricevute di pagamento per provare la tracciabilità
Dal 1° gennaio 2025, le nuove regole introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 (legge 207/2024) impongono l’obbligo di tracciabilità dei pagamenti ai fini della deducibilità fiscale dei rimborsi spese e delle spese di rappresentanza. I rimborsi non pagati con strumenti tracciabili (bonifici, carte, ecc.) diventano indeducibili per il datore di lavoro e imponibili per il…
L’adesione al concordato spalanca le porte del regime premiale Isa
Chi ha un buon punteggio ISA (almeno 8 su 10) nel 2024 può ottenere dei vantaggi fiscali. Se il punteggio è ancora più alto (9 o più), i benefici sono maggiori. Ad esempio: Con voto 9 o superiore, si può evitare il visto di conformità per usare o chiedere rimborsi di crediti fiscali fino a:…
Concordato al restyling Pronto il modello Cpb
Il decreto in arrivo in Parlamento introduce modifiche alla riforma fiscale, con particolare attenzione al Concordato Preventivo Biennale (CPB). Ecco i punti principali : Stop per i forfettari dal 2025Chi è nel regime forfettario non potrà più aderire al CPB dal 2025. Il 2024 rimane l’unico anno in cui possono farlo, e solo a titolo…