Ricerca e sviluppo, sanatoria prorogata al 30 giugno 2024

Le richieste delle imprese sono state ascoltate.
Una nuova legge, chiamata Dl Anticipi, è stata approvata ieri in una riunione del governo insieme al bilancio dello Stato.Questa legge cambia una scadenza importante.
Prima, le imprese avevano tempo fino al 30 novembre 2023 per chiedere di ottenere un beneficio fiscale legato alla ricerca e allo sviluppo, ma ora hanno tempo fino al 30 giugno 2024.

Questo ritardo è stato fatto per dare alle imprese più tempo per decidere se vogliono davvero beneficiare di questo programma. Sarà possibile valutare meglio i vantaggi e i rischi coinvolti. Inoltre, ci sono alcune cose importanti da tenere in considerazione:

  1. Il ministero delle Imprese e del made in Italy (Mimit) deve pubblicare alcune linee guida entro il 31 dicembre 2023, e queste linee guida possono influenzare la decisione delle imprese.
  2. C’è una certificazione richiesta dalla legge, ma il governo non ha ancora pubblicato le regole per ottenerla sulla Gazzetta Ufficiale.
  3. C’è stata una sentenza della Cassazione che ha parlato del credito d’imposta, quindi questa decisione potrebbe avere un impatto su come le imprese lo usano.
  4. Ci sarà una riforma fiscale che cambierà le regole su come si può usare il credito d’imposta.

A causa del ritardo nella presentazione della richiesta, anche i termini per utilizzare il credito d’imposta saranno spostati in avanti di un anno.
Invece di doverlo usare entro il 31 dicembre 2023, ora si avrà tempo fino al 16 dicembre 2024 per utilizzarlo.
Se si sceglie di pagarlo in più rate, le scadenze saranno il 16 dicembre 2024, 2025 e 2026.
Tuttavia, ci saranno interessi legali aggiunti dalla seconda rata in poi, a partire dal 17 dicembre 2024.

Questo cambiamento comporterà anche alcune nuove regole. Ad esempio, ci saranno nuove istruzioni su come presentare la richiesta di utilizzo del credito d’imposta, e il termine per l’emissione di avvisi di pagamento o altre azioni fiscali relative al credito d’imposta utilizzato nel 2016 e 2017 sarà esteso di un anno.

In breve, le imprese che hanno speso soldi per attività che non erano idonee per il credito d’imposta, che hanno svolto attività di ricerca e sviluppo per conto di aziende straniere in modo sbagliato, o che hanno commesso errori nei calcoli delle spese, potrebbero essere interessate a questa opportunità.
Tuttavia, ci sono alcune situazioni in cui non si può accedere a questa procedura, ad esempio se si è comportati in modo fraudolento o se manca la documentazione necessaria.

fonte: IlSole24Ore

In allegato l’articolo originale:

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