Nella busta paga di novembre arriva il bonus di 150 euro

Il bonus di 150 euro verrà erogato ai lavoratori dipendenti (esclusi domestici  e operatori agricoli a tempo determinato), è previsto esclusivamente con la busta paga di novembre e la retribuzione imponibile previdenziale non deve essere superiore a 1.538 euro.

Il beneficiario inoltre non deve essere pensionato e nel suo nucleo familiare non  deve essere presente un percettore di reddito di cittadinanza.

Il datore di lavoro, per erogare il bonus, deve ricevere dal lavoratore un’attestazione firmata dove esso dichiara le condizioni sopra elencate.

La richiesta di sottoscrivre questa dichiarazione è rivolta ai dipendenti che si trovano nelle condizioni previste dalla norma evitando così di suscitare false aspettative. Questa verifica si potrà fare soltando sviluppando il cedolino paga di novembre, che deve contabilizzare anche le variabili mensili.

Per approfondire meglio l’argomento, consultare il documento allegato:

Nella busta paga di novembre arriva il bonus di 150 euro

 

 

Cambio Isa per nuovo codice Ateco, niente cessazione dal concordato

Il cambio del codice attività a causa della nuova classificazione Ateco 2025 non comporta automaticamente l’uscita dal concordato preventivo biennale (Cpb) per chi vi ha aderito per il biennio 2024-2025, anche se cambia l’indice sintetico di affidabilità fiscale (Isa). L’Agenzia delle Entrate chiarisce infatti che non si tratta di una modifica sostanziale dell’attività, e quindi…

Maggiori Informazioni

Catastrofi naturali, l’indennizzo va al proprietario dell’immobile

La conversione in legge del Dl 39/2025 ha introdotto modifiche per chiarire e correggere l’obbligo assicurativo contro i rischi catastrofali delle imprese, evidenziando ancora difficoltà interpretative e problemi di coordinamento tra le norme. Le novità principali riguardano: Scoperto e franchigia: le grandi imprese non sono più soggette al limite del 15%, ma resta incerto il…

Maggiori Informazioni

Trasferte e rimborsi spese ricevute di pagamento per provare la tracciabilità

Dal 1° gennaio 2025, le nuove regole introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 (legge 207/2024) impongono l’obbligo di tracciabilità dei pagamenti ai fini della deducibilità fiscale dei rimborsi spese e delle spese di rappresentanza. I rimborsi non pagati con strumenti tracciabili (bonifici, carte, ecc.) diventano indeducibili per il datore di lavoro e imponibili per il…

Maggiori Informazioni

L’adesione al concordato spalanca le porte del regime premiale Isa

Chi ha un buon punteggio ISA (almeno 8 su 10) nel 2024 può ottenere dei vantaggi fiscali. Se il punteggio è ancora più alto (9 o più), i benefici sono maggiori. Ad esempio: Con voto 9 o superiore, si può evitare il visto di conformità per usare o chiedere rimborsi di crediti fiscali fino a:…

Maggiori Informazioni

Concordato al restyling Pronto il modello Cpb

Il decreto in arrivo in Parlamento introduce modifiche alla riforma fiscale, con particolare attenzione al Concordato Preventivo Biennale (CPB). Ecco i punti principali : Stop per i forfettari dal 2025Chi è nel regime forfettario non potrà più aderire al CPB dal 2025. Il 2024 rimane l’unico anno in cui possono farlo, e solo a titolo…

Maggiori Informazioni