La correzione dell’errata duplicazione di fattura

L’Agenzia delle entrate, con la risposta a interpello n. 395/2019, ha chiarito che l’erroneo invio di una fattura elettronica già inviata in formato cartaceo, l’errore è riconducibile alle figure “simili” alle cause di “nullità,annullamento, revoca, recissione” e, quindi, al fine di neutralizzare l’errato invio dei duplicati, si può emettere in formato elettronico le note di variazione ex art. 26, D.P.R. 633/1972, riportando nel campo “causale” la dizione “storno totale della fattura per errato invio tramite Sdi“.

Nel caso in cui i duplicati non hanno partecipato alle liquidazioni periodiche Iva del 2019, le note di variazione non possono costituire titolo per il recupero in detrazione dell ‘Iva a debito. Infine, dovranno essere avvisati i destinatari dei duplicati che non hanno detratto l’Iva e dedotto il costo ivi rappresentato, che le note di variazione ricevute non devono partecipare alla liquidazione periodica e non vanno annotate in contabilità, salvo l’obbligo di conservazione del documento ricevuto.

(Agenzia delle entrate, risposta a interpello n. 395/2019)

Accessibilità digitale: obblighi in arrivo con la European Accessibility Act

A partire dal 28 giugno 2025, entreranno in vigore le disposizioni della European Accessibility Act (EAA), recepita in Italia con il Decreto Legislativo 139/2023. La normativa introduce nuovi requisiti in materia di accessibilità digitale, con l’obiettivo di garantire che i contenuti online siano fruibili anche da persone con disabilità. Ambito di applicazione L’obbligo riguarda tutte…

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Trattamento fiscale variabile sull’auto aziendale riassegnata

Dal 2025 le auto aziendali concesse ai dipendenti saranno tassate in base a tre regimi diversi. Restano valide le regole attuali (con aliquote tra il 25% e il 60%) per le auto consegnate o ordinate entro il 2024 e ricevute entro giugno 2025. Per le auto nuove, immatricolate e concesse dal 1° gennaio 2025, si…

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La comunicazione preventiva 4.0 detta il 20%

Le imprese che vogliono ottenere il credito d’imposta per la Transizione 4.0 o 5.0 devono seguire regole precise. Una di queste è versare un acconto almeno del 20% del valore del bene indicato nella comunicazione preventiva (cioè quella fatta all’inizio per “prenotare” il credito). Il problema: Se il prezzo del bene scende dopo la comunicazione,…

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Crediti d’imposta, arriva la spinta ad annullare gli atti non fondati

Il Ministero dell’Economia ha dato nuove indicazioni all’Agenzia delle Entrate per evitare che vengano emessi atti fiscali (come sanzioni o richieste di pagamento) quando non ci sono basi solide, soprattutto riguardo ai crediti d’imposta delle imprese. In particolare, viene fatta una distinzione importante tra: Crediti inesistenti (cioè falsi) Crediti non spettanti (cioè richiesti in modo…

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Bonus ricerca, cinque profili critici sotto la lente dell’amministrazione

Il Fisco ha intensificato i controlli sui principali incentivi fiscali destinati alle imprese: dal credito d’imposta per ricerca e sviluppo a quelli per Industria 4.0, patent box, aiuti Covid e agevolazioni per start-up e PMI innovative. Particolare attenzione è rivolta al credito R&S, spesso oggetto di contestazioni per incertezza sulle attività realmente agevolabili. I settori…

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