Chi delocalizza entro dieci anni deve restituire gli aiuti di Stato
Le grandi aziende che hanno ricevuto aiuti dallo Stato per nuovi investimenti produttivi, non potranno trasferire le loro attività fuori dall’Unione Europea per 10 anni.
Questo è ciò che dice una nuova legge, il decreto legge 104/2023, che è entrato in vigore il 11 agosto 2023.
Prima di questa legge, il periodo in cui veniva monitorato se le aziende rispettavano questa regola era di 5 anni. Ora, questo periodo è stato allungato a 10 anni per le grandi aziende.
Le grandi aziende sono quelle che hanno più di 250 dipendenti e fanno più di 50 milioni di euro di ricavi, oppure hanno un totale di beni di oltre 43 milioni di euro.
Se queste grandi aziende ricevono aiuti dallo Stato e poi spostano le loro attività fuori dall’Unione Europea entro 10 anni, devono restituire i soldi ricevuti con interessi aggiunti (calcolati usando il tasso di interesse ufficiale più 5 punti).
Devono anche pagare una multa che può essere da due a quattro volte l’aiuto che hanno ricevuto.
Questa legge riguarda il caso in cui un’azienda prende la sua attività produttiva,che è stata aiutata, e la sposta in un’altra sede.
Questo vale anche se un’altra azienda collegata fa il trasferimento.
La legge è entrata in vigore il 11 agosto 2023: non è ancora chiaro se si applica solo ai nuovi progetti o anche a quelli iniziati prima.
Non ci sono indicazioni specifiche su questo punto. Tuttavia, sembra che la regola nuova possa riguardare anche progetti che sono stati completati in passato, ma il periodo di 5 anni dalla vecchia legge non è ancora finito.
Questo significa che queste grandi aziende potrebbero essere vincolate per 10 anni dalla fine dei loro progetti invece che solo 5.
Gli incentivi che sono già stati consolidati, cioè che hanno finito il loro periodo di 5 anni entro il 10 agosto, non dovrebbero essere influenzati da questa nuova regola.
fonte: Il Sole 24Ore
Per approfondire, consultare il documento allegato:
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