Concordato al 12 dicembre per chi ha già inviato Redditi
Il Governo ha annunciato la riapertura del concordato preventivo biennale (Cpb) per le partite IVA, che potrà essere richiesto fino al 12 dicembre 2024, ma solo da chi ha già presentato la dichiarazione dei redditi entro il 31 ottobre scorso.
Il decreto legge, che sarà discusso dal Consiglio dei Ministri, prevede tempi supplementari per i contribuenti per aderire al piano di pagamento dei debiti fiscali per il biennio 2024-2025.
Il decreto sarà presto pubblicato in Gazzetta Ufficiale e diventerà un emendamento alla manovra economica attualmente in esame al Senato.
Con il concordato, i contribuenti dovranno dichiarare un reddito superiore rispetto a quanto indicato per il 2023 e versare gli acconti dovuti entro il 30 novembre (slittato al 2 dicembre, poiché il 30 cade di sabato). Chi aderisca dal 3 al 12 dicembre avrà diritto a un ravvedimento operoso, con riduzione delle sanzioni in caso di versamento rapido.
L’obiettivo del Governo è aumentare il numero di adesioni, che attualmente si stima siano circa 500.000, per raccogliere maggiori risorse, previste in 1,3 miliardi di euro per il biennio, che saranno destinati in parte alla riduzione delle aliquote Irpef.
La commissione Bilancio del Senato ha bloccato alcuni emendamenti, ma continuerà a esaminare quelli relativi alla tassa sulle plusvalenze da ristrutturazione con superbonus, alla riduzione del canone Rai, alla rateizzazione degli acconti Irpef per gli autonomi e allo scudo penale per i reati fiscali minori.
fonte: IlSole24Ore
In allegato articolo integrale:
Accessibilità digitale: obblighi in arrivo con la European Accessibility Act
A partire dal 28 giugno 2025, entreranno in vigore le disposizioni della European Accessibility Act (EAA), recepita in Italia con il Decreto Legislativo 139/2023. La normativa introduce nuovi requisiti in materia di accessibilità digitale, con l’obiettivo di garantire che i contenuti online siano fruibili anche da persone con disabilità. Ambito di applicazione L’obbligo riguarda tutte…
Trattamento fiscale variabile sull’auto aziendale riassegnata
Dal 2025 le auto aziendali concesse ai dipendenti saranno tassate in base a tre regimi diversi. Restano valide le regole attuali (con aliquote tra il 25% e il 60%) per le auto consegnate o ordinate entro il 2024 e ricevute entro giugno 2025. Per le auto nuove, immatricolate e concesse dal 1° gennaio 2025, si…
La comunicazione preventiva 4.0 detta il 20%
Le imprese che vogliono ottenere il credito d’imposta per la Transizione 4.0 o 5.0 devono seguire regole precise. Una di queste è versare un acconto almeno del 20% del valore del bene indicato nella comunicazione preventiva (cioè quella fatta all’inizio per “prenotare” il credito). Il problema: Se il prezzo del bene scende dopo la comunicazione,…
Crediti d’imposta, arriva la spinta ad annullare gli atti non fondati
Il Ministero dell’Economia ha dato nuove indicazioni all’Agenzia delle Entrate per evitare che vengano emessi atti fiscali (come sanzioni o richieste di pagamento) quando non ci sono basi solide, soprattutto riguardo ai crediti d’imposta delle imprese. In particolare, viene fatta una distinzione importante tra: Crediti inesistenti (cioè falsi) Crediti non spettanti (cioè richiesti in modo…
Bonus ricerca, cinque profili critici sotto la lente dell’amministrazione
Il Fisco ha intensificato i controlli sui principali incentivi fiscali destinati alle imprese: dal credito d’imposta per ricerca e sviluppo a quelli per Industria 4.0, patent box, aiuti Covid e agevolazioni per start-up e PMI innovative. Particolare attenzione è rivolta al credito R&S, spesso oggetto di contestazioni per incertezza sulle attività realmente agevolabili. I settori…