Fisco, il concordato taglia i controlli sugli autonomi
E’ in atto una riforma fiscale che mira a combattere l’evasione fiscale attraverso l’uso di tecnologie avanzate.
Questa riforma prevede l’interoperabilità dei database delle banche dati per consentire al Fisco di utilizzare informazioni sui conti correnti e fatture elettroniche per analizzare i rischi fiscali.
Si prevede anche l’uso dell’intelligenza artificiale per valutare i redditi reali dei contribuenti. In cambio di una maggiore cooperazione, i contribuenti potranno vedere dimezzate le multe se aderiscono entro 30 giorni al processo verbale di constatazione.
Inoltre, viene introdotto un concordato preventivo biennale per ridurre il rischio di contestazioni fiscali per le partite IVA.
La riforma si concentra sull’accertamento e sulla prevenzione dell’evasione fiscale, cercando di favorire un dialogo trasparente con i contribuenti.
Il Fisco proporrà valori di reddito e produzione e chi accetta tali valori riceverà vantaggi fiscali, ma dovrà affrontare il rischio di non raggiungere tali valori. Il concordato biennale sarà disponibile per i contribuenti di minori dimensioni, compresi gli autonomi e i professionisti con buoni voti nelle pagelle fiscali.
Tuttavia, non sarà disponibile per chi ha debiti significativi o ha violato obblighi fiscali negli anni precedenti.
La riforma prevede una scadenza per l’adesione al concordato e la fornitura di software di calcolo da parte dell’Agenzia delle Entrate.
I contribuenti avranno solo cinque giorni per valutare la proposta finale prima della scadenza dei termini di adesione.
fonte: IlSole24Ore
In allegato articolo integrale:
Fisco, il concordato taglia i controlli sugli autonomi
Cambio Isa per nuovo codice Ateco, niente cessazione dal concordato
Il cambio del codice attività a causa della nuova classificazione Ateco 2025 non comporta automaticamente l’uscita dal concordato preventivo biennale (Cpb) per chi vi ha aderito per il biennio 2024-2025, anche se cambia l’indice sintetico di affidabilità fiscale (Isa). L’Agenzia delle Entrate chiarisce infatti che non si tratta di una modifica sostanziale dell’attività, e quindi…
Catastrofi naturali, l’indennizzo va al proprietario dell’immobile
La conversione in legge del Dl 39/2025 ha introdotto modifiche per chiarire e correggere l’obbligo assicurativo contro i rischi catastrofali delle imprese, evidenziando ancora difficoltà interpretative e problemi di coordinamento tra le norme. Le novità principali riguardano: Scoperto e franchigia: le grandi imprese non sono più soggette al limite del 15%, ma resta incerto il…
Trasferte e rimborsi spese ricevute di pagamento per provare la tracciabilità
Dal 1° gennaio 2025, le nuove regole introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 (legge 207/2024) impongono l’obbligo di tracciabilità dei pagamenti ai fini della deducibilità fiscale dei rimborsi spese e delle spese di rappresentanza. I rimborsi non pagati con strumenti tracciabili (bonifici, carte, ecc.) diventano indeducibili per il datore di lavoro e imponibili per il…
L’adesione al concordato spalanca le porte del regime premiale Isa
Chi ha un buon punteggio ISA (almeno 8 su 10) nel 2024 può ottenere dei vantaggi fiscali. Se il punteggio è ancora più alto (9 o più), i benefici sono maggiori. Ad esempio: Con voto 9 o superiore, si può evitare il visto di conformità per usare o chiedere rimborsi di crediti fiscali fino a:…
Concordato al restyling Pronto il modello Cpb
Il decreto in arrivo in Parlamento introduce modifiche alla riforma fiscale, con particolare attenzione al Concordato Preventivo Biennale (CPB). Ecco i punti principali : Stop per i forfettari dal 2025Chi è nel regime forfettario non potrà più aderire al CPB dal 2025. Il 2024 rimane l’unico anno in cui possono farlo, e solo a titolo…