Auto elettriche e trasferte, in assenza di limitazioni il nodo della deducibilità
Le spese per le trasferte fatte dai dipendenti con le auto elettriche, o quando noleggiano un’auto per queste situazioni, sono un po’ incerte secondo le regole fiscali, quindi non è del tutto chiaro se ci sono tasse da pagare su queste spese.
Da poco, c’è stata una risposta ufficiale a una domanda (interpello 421) che è stata fatta alle autorità fiscali il 25 agosto 2023. In questa risposta si è detto che i rimborsi che i dipendenti ricevono per ricaricare le auto elettriche a casa sono soggetti a tasse per il dipendente stesso. Questo solleva altre domande e perplessità.
Inoltre, c’è l’ articolo 40 del Dl 48/2023, che ha stabilito che i soldi extra che un datore di lavoro può dare a un dipendente senza dover pagare tasse sono aumentati da 258,23 a 3.000 euro nel 2023. Questo vale anche per i dipendenti con figli.
Questa legge copre anche soldi dati ai dipendenti per pagare le bollette di acqua, luce e gas fino a questa cifra.
È stato detto che l’energia usata dalle auto elettriche non è considerata come un regalo speciale dal datore di lavoro ai dipendenti, ma piuttosto come un rimborso per le spese che il dipendente ha affrontato. Quindi, a meno che ci siano circostanze particolari, il dipendente deve pagare le tasse su questi rimborsi.
Tuttavia, c’è la possibilità che questi rimborsi non siano tassati se la somma totale dei soldi extra che il dipendente riceve, includendo altri vantaggi, non supera i 3.000 euro nel 2023.
Ma ci sono dettagli specifici da considerare per capire se questa regola si applica o no.
fonte: Il Sole24Ore
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