Fisco e controlli, con la riforma arriva un tutor per le imprese
La nuova riforma del Fisco punta a cambiare radicalmente l’approcio dell’accertamento dei comportamenti dei contribuenti.
La riforma Leo, sotto la voce controlli, punta a dividiere le partite Iva in piccole imprese in attività grandi con l’idea di fondo in entrambi i casi di mettere al centro dell’attività di verifica il confronto diretto tra uffici e contribuenti.
Così per le partie Iva più piccole il nuovo approcio prevede l’introduzione di un concordato preventivo biennale: i tanti dati raccolti dal fisco con la fatturazione elettronica e le comunicazioni delle liquidazioni periodiche dell’iva consentono alle Entrate di avere una fotografia puntuale della capacità fiscale dell’impresa o del lavoratore autonomo. E sulla base di questi dati il fisco potrà di fatto lasciare tranquillo il contribuente sul fronte delle imposte dirette.
Per le grandi imprese invece, la strada tracciata nello schema di riforma, prevede il rilnacio della cooperative compliace. Una sorta di tutor che accompagna le grandi attività nelle scelte fiscali e in particolare nella corretta determinazione dell’impossibile e delle relative imposte da versare.
Per approfondire meglio l’argomento, consultare il documento allegato:
Fonte: Il Sole 24 Ore
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